domenica 14 novembre 2010

Risotto con la zucca alla maniera di Allan Bay

Sicuramente moltissimi di voi conoscono Allan Bay, critico enogastronomico e autore di libri di cucina "diversi" e divertenti. Nonostante il nome, è un milanese. So che tante persone si sono decise a mettersi ai fornelli dopo aver letto il suo Cuochi si diventa, un libro che è un piacere leggere e fonte inesauribile di spunti, suggerimenti, trucchi.
Allan Bay dice che fare un risotto con il brodo di dado "è una barbarie che non ammette perdono", ma io confesso candidamente che il risotto col dado l'ho pur fatto qualche volta -con quello biologico senza glutammato, così forse è meno grave- perché non sempre si hanno voglia, tempo e ingredienti per preparare un brodo come si deve...
Ma oggi, una piovosa e pigra domenica di novembre, mi sembrava il giorno perfetto per fare un risotto autunnale con tutti i crismi: con la zucca, col brodo di verdure (mai brodo di carne con un risotto alle verdure e viceversa!), con il soffritto fatto a parte per non bruciarlo quando tostate il riso, con il "vino senz'alcol" ecc. Vi presento dunque il risotto alla zucca preparato utilizzando il metodo descritto da Allan Bay:


Innanzitutto preparate un saporito brodo di verdure (credetemi, quando avrete visto e assaggiato questo, quello di dado vi sembrerà sciacquatura...): tagliate a metà una cipolla gialla lasciando la buccia e steccate ogni metà con un chiodo di garofano, tagliate a pezzi una carota, una zucchina, del sedano. Fate rosolare queste verdure insieme a uno spicchio d'aglio intero a fuoco dolcissimo per 10-15 minuti in una noce di burro. A questo punto unite circa 1 litro di acqua minerale -non di rubinetto- e aggiungete una patata tagliata a pezzi, un pomodoro diviso a metà e privato della buccia, 2 bacche di ginepro, 1 foglia di alloro, del prezzemolo, la buccia della zucca ben lavata e cuocete per 40 minuti. Alla fine filtrate il vostro brodo e salatelo.

ingredienti per 4 persone:
400 g di polpa di zucca
340 g di riso carnaroli
una piccola cipolla
un bicchiere di vino bianco secco
2 amaretti
prezzemolo
grana grattugiato
sale, pepe
...e il brodo precedentemente preparato

Prima di iniziare a cuocere il riso, dovete preparare un soffritto leggero, il "vino senz'alcol" e la zucca:
- sbucciate e tritate la cipolla, mettetela in un pentolino e aggiungete un bicchierino d'acqua. Cuocete per una ventina di minuti (Allan Bay dice 30') mescolando ogni tanto e, quando il liquido si è asciugato, frullate.
- versate il vino in un pentolino e fatelo bollire per 3 minuti. Questa operazione permette di far evaporare la parte alcolica del vino; infatti l'alcol dà un sapore acido e amaro quando viene cotto: provare per credere!
- tagliate a cubetti la polpa di zucca e cuocetela a vapore per 15-20 minuti. Poi frullatene circa la metà.

Mettete una noce di burro e due cucchiaiate di olio in una casseruola dal fondo spesso e tostatevi il riso a fuoco vivace per qualche minuto. Sfumate con il vino e poi abbassate il fuoco. A questo punto unite una prima mestolata di brodo, la zucca frullata e il soffritto. Aggiungete il brodo bollente man mano che viene assorbito. A metà cottura aggiungete i cubetti di zucca lasciati interi. Quando il risotto è quasi pronto, aggiungete 2 amaretti sbriciolati e aggiustate di sale. Spegnete il fuoco, mantecate con una bella noce di burro, pepate, unite del prezzemolo tritato e aggiungete grana grattugiato a piacere. Mettete un foglio di carta da cucina sulla casseruola e coprite con il coperchio (la carta serve a non far gocciolare la condensa sul risotto). Lasciate mantecare qualche minuto e servite.


Se provate a fare il risotto con questo metodo (non solo quello alla zucca, ovviamente) fatemi sapere che ne pensate: ci tengo!

12 commenti:

  1. Presente!!! Sono fra quelli che ringraziano Allan Bay per un sacco di cose- risotto in primis. L'anno scorso se ne era parlato sul forum di cucina e non tutti conidividevano questo metodo ma io che, da buona genovese, non ho ricette di famiglia da seguire, ho trovato la strada giusta nelle sue indicazioni. In più, mi ha tolto lo stress da vino, specie nei risotti senza parte grassa. Insomma, lo promuovo a pieni voti. Grazie per aver riproposto l'argomento- e grazie anche per questa ricetta
    ciao
    ale
    p.s. io quoque, nelle emergenze, uso il dado. Senza glutammato e con tutti i crismi e mettendone proprio poco, ma lo uso. E anzi, benedico chi ha inventato questi rimedi, che mi permettono di preparare in metà tempo piatti che, altrimenti, potrei servire solo nei fine settimana: almeno fino a quando non si decidono ad allungarmi la giornata di qualche ora...:-)

    RispondiElimina
  2. Cri?!!???? Ma il dado di verdurine...fatto in casa va bene????
    Comunque bravissimissima ....non ho libri di Allan Bay...ma lo conosco grazie a persone come te e Ale di cui sopra!!! Baci

    RispondiElimina
  3. Il metodo è interessante, non c'è che dire, solo che è un pò lunghetto, da finesettimana...
    Il dado non è da demonizzare, basta sceglierli di qualità.
    UN bacio

    RispondiElimina
  4. e allora: W il dado!
    elifla, se hai tempo per fare il dado in casa, figurati se non trovi un momento per fare un risotto così... ;-)
    mi sono dimenticata di precisare che il "trucco" dello scottex non è di allan bay, ma di mia suocera!

    RispondiElimina
  5. il brodo di allan bay è buonissimo...si sente il sapore anche solo a leggere gli ingredienti! anch'io ammetto però di utilizzare spesso il dato, biologico, senza glutammato...insomma il più meglio che c'è in commercio, ma pur sempre dado è! mi piace moltissimo l'idea dell'amaretto sbriciolato! lo proverò! grazie. un abbraccio

    RispondiElimina
  6. Cri, questo risotto è da svenimento e mi hai fatto venire una gran voglia di preparare il brodo di verdure secondo la procedura di Allan Bay. L'ho scoperto l'anno scorso grazie a Raravis, che ne ha parlato nel forum come ha accennato sopra; ho acquistato Cuochi si diventa e lo trovo un ottimo libro!

    Io uso il dado, sì, ma quello fatto da me: lo preparo una volta all'anno (si conserva benissimo) sia di carne, sia di verdure e via. Però il brodo preparato con tutti i crismi è tutta un'altra cosa!

    Complimenti per questa meraviglia di risotto, perfetto in questa stagione!

    RispondiElimina
  7. ragazze, adesso che so che tutte noi usiamo il dado, mi sento meglio... ;-)
    grazie a tutte

    RispondiElimina
  8. Splendido risotto. Lunga preparazione, ma il risultato premia. Conosco i libri di Allan Bay: la sua maionese di sedano rapa da noi è un must! Niente dado incasa mia: non per partito preso, ma per allergie ai lieviti (io) e problemi dicoliche renali (la figlia). Così rigorossamente(e obbligatoriamente) brodi: di carne, di pollo, vegetale. Ne ho una scorta in congelatore..in sacchetti piccoli. All'occorrenza, direttamente nel pentolino a sciogliere e poi scaldare. Accelero un po'!!
    Un saluto affettuoso
    Patrizia

    RispondiElimina
  9. Ho letto il suo libro, molto interessante ma quando ho fretta uso il dado... col glutammato! Grazie a Dario Bressanini ormai sappiamo che non è da condannare. Certo che il brodo casalingo è più buono! Che risotto sopraffino il tuo!
    Francesca

    RispondiElimina
  10. che buono deve essere!!!adoro il risotto con la zucca e provero' la tua variante!

    RispondiElimina
  11. Questo risotto sembra eccezionale. Sono influenzata e ho controllato, ho tutti gli ingredienti del brodo. Mi precipito a farlo poi ti dico. E mi vergogno miseramente per non avere mai tempo di fare il brodo e usare quasi sempre il dado. Amen.

    RispondiElimina