domenica 17 ottobre 2010

Panzerotti - Milanese Street Food

E' da un po' di tempo che ho adocchiato il nuovo contest di Giulia la Rossa e cioè "Dimmi cosa mangi... Italian Street Food" e ho subito pensato di parteciparvi.




Ma a Milano che street food di tradizione c'è??? A parte i caldarrostai che stazionano nelle vicinanze del Duomo, i mitici frullati di Viel, gli ottimi (e carissimi!) panini di De Santis e gli hot dog vicino all'Università Statale non mi veniva in mente proprio nulla... Un paio di settimane fa l'allegato del CorSera Vivimilano ha dedicato la sua copertina al "prendi e porta via" ed era tutto un proliferare di kebab, sushi, take-away indiani... di tipicamente milanese o di storico niente di niente.
Poi un sabato pomeriggio mia figlia torna a casa dal solito giretto-doposcuola con le amiche, le chiedo cosa ha mangiato e lei "ma mamma, lo sai che andiamo sempre da Luini". Ma certo, i panzerotti fritti di Luini in Via Santa Radegonda!!! Com'è che non mi venivano in mente? Anch'io ci andavo, preferibilmente durante una "bigiata" (che a Milano vuol dire - ehm ehm - marinare la scuola) a fare la mia bella fila e a bruciarmi regolarmente la lingua con il ripieno fumante. Come ci sentivamo liberi, come ci piaceva addentare quell'impasto morbido! Ed è bellissimo che ancora oggi gli studenti di tutta Milano continuino a venire qui, in questa panetteria a conduzione familiare rilevata nel 1949 dalla Sig.ra Giuseppina Luini. Fu lei ad avere l'idea di proporre ai milanesi questi panzerotti preparati con un'antica ricetta di suo nonno pugliese. Questa ricetta purtroppo è segreta e non vi dico quanti tentativi ho fatto per replicarla...
Dopo diversi miseri fallimenti e dopo aver ridotto la mia cucina a una friggitoria tunisina, decido di andare alla famosa panetteria per riassaggiare dopo tanti anni il panzerotto original e - soprattutto - per leggere la lista degli ingredienti. Impresa rivelatasi non del tutto facile, poiché questa lista è accessibile solo dopo averla chiesta a una riottosa commessa e dopo aver scartato il relativo librone da una salda impacchettatura in cellophan. Sentendomi quasi uno 007, scopro che nell'impasto, oltre alla prevedibile farina 0 e al lievito, ci va del miele millefiori e olio di palma. L'olio di palma non lo conosco e decido arbitrariamente di sostituirlo con lo strutto...
Mi lancio dunque nella preparazione dei miei panzerotti con questi ingredienti:

400 g di farina 0
100 g di acqua tiepida
100 g di latte
25 g di strutto
1 cucchiaino di sale
1 cucchiaino di zucchero
1 cucchiaio di miele millefiori
mezzo cubetto di lievito fresco
passata di pomodoro
mozzarella
origano
olio di arachidi per friggere

Sbriciolate il lievito in una ciotolina insieme allo zucchero, scioglietelo nell'acqua tiepida, coprite con un piattino e lasciate riposare per alcuni minuti. Poi fate la fontana con la farina, versate l'acqua con il lievito, aggiungete il latte e date una prima impastata. A questo punto aggiungete il sale, lo strutto e il miele e impastate energicamente per almeno un quarto d'ora. La pasta deve risultare omogenea, morbida e non deve attaccarsi alla spianatoia (eventualmente aggiustate o di acqua o di farina).
Mettete l'impasto in una ciotola dal fondo infarinato, coprite con un telo e mettete a lievitare in luogo tiepido per circa 1 ora e mezza.
Preparate il ripieno: tagliate la mozzarella a piccoli cubetti e condite la passata di pomodoro (che deve essere poco acquosa, io ho usato la Mutti) con olio evo, sale e origano. Con il mattarello stendete la pasta in un rettangolo dello spessore di 5 mm circa. Su un lato del rettangolo formate dei mucchietti di ripieno alla giusta distanza e poi, come si fa quando si preparano i ravioli, coprite i mucchietti con l'altro lato del rettangolo. Premete tutt'intorno con le dita per far aderire bene l'impasto e per far fuoriuscire tutta l'aria. Ritagliate poi i panzerotti con un coppapasta di 10 cm di diametro e fateli riposare per un'altra ora circa.
Friggete i panzerotti in abbondante olio caldissimo su entrambi i lati finché sono dorati, scolate su carta da cucina e mangiate ben caldi.

Non sono proprio uguali a quelli originals, soprattutto nella forma, ma nel gusto e nella morbidezza si avvicinano parecchio!!

6 commenti:

  1. Luini - che ricordi!! Mio marito - pugliese - li fa ottimi - stessa ricetta ma senza strutto e senza miele.
    Visto che siamo in autunno: hai qualcosa da proporre con le castagne?? Io oggi ho fatto il mio solito "Kastanienreis" - ottimo, ma magari hai qualche ideuzza piu' originale?

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  2. ciao brigitte! alle castagne stavo giusto pensando e fra poco qualcosa vi posterò senz'altro. ehi, ma non conosco il kastanienreis! mi manderesti una mail con la ricetta? chissà mai che possa interessare anche qualcun altro... graaaaazie!

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  3. Ma grande! dimmi che la coda della foto è quella per i panzerotti e non per accapparrarsi un pezzo in saldo in via montenapoleone- e sarò la donna più felice del mondo!
    Fra l'altro, mai avrei associato questo tipo di preparazione allo street food milanese: proprio vero che c'è sempre da imparare- e questo è un gran bel contest, proprio per questo.
    Anch'io sto pensando alle castagne e ho raccolto una marea di ricette che non farò mai: se hai bisogno di un po' di "scambi" te le passo volentieri
    un bacione
    ale

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  4. giuro, la coda è quella per i panzerotti! questa scena si ripete puntuale ogni giorno dalle 12.30 in poi...
    con le castagne mi intrigano le ricette salate: se ne hai, accetto volentieri suggerimenti!! graaaazie

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  5. eh si bei ricordi quelli di Luini (e Scoffone),mamma mia quanti anni Cri !
    Oggi è una giornata di ricordi, sto scoltando un cd di Paoli & Vanoni ed ora leggo il tuo post sui panzerotti .... che emozioni ... ed un po' di malinconia non nascondo :(
    Castagne in versione salata, ottima idea, aspetto !
    Un abbraccio

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  6. Che buoni Cri!! non sapevo che nell'impasto si potesse mettere il miele!!! chissà come sono saporiti!!! fantastici tesoro!! :)

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