mercoledì 18 aprile 2012

Io non lo volevo fare il Mojito alla lavanda...

Premessa: le mie amiche dello Starbooks le adoro. In blocco. Per loro farei qualsiasi cosa, dallo scrivere post lunghissimi nottetempo, a litigare col marito causa ennesimo acquisto di un libro di cucina (possibilmente costoso e voluminoso), a cimentarmi con l'alta cucina di un grandissimo chef...

Ecco, l'ultima che ho detto... Moreno Cedroni è uno di questi super-chef. E' bravissimo, famosissimo e anche simpaticissimo. Bellissimo no, ma mica si può avere tutto.
E - udite udite - lo Starbooks di questo mese è la nuova monografia che Giunti Editore ha dedicato proprio a lui nella collana "Grandi Cuochi".
Io, logggggiuro, non lo volevo questo libro.
Non perché la cucina di Cedroni non mi piaccia (anzi!) e non perché il libro non sia bello (ri-anzi!), ma perché molte delle ricette non sono alla mia portata, e questo semplicemente perché mi manca l'attrezzatura di base. Tipo un abbattitore. Un sifone. O anche una gelatiera (padronissimi di non crederci, ma il gelato non mi piace). E poi non metto la mano sul fuoco per la mia bilancia, che è sì elettronica, ma non so se sia davvero in grado di pesarmi 8 grammi di succo di lime o 2 grammi di foglie di menta...

Comunque le mie compagne d'avventura sono state magnanime e per la prima "puntata" mi hanno lasciato una ricetta che non è poi così difficile da realizzare: il Mojito alla lavanda. Seguitemi e svelerò anche a voi come si fa!




Il mojito è il mio drink preferito per le happy hour estive (come ho raccontato qui). Adoro il sapore della menta fresca e mi piace tantissimo schiacciare le foglie nel bicchiere con la cannuccia. Se il barman non lo fa troppo "carico", riesco a berne anche due di fila...

Ero dunque molto curiosa di assaggiare la famosa versione alla lavanda di Moreno Cedroni, anche se degli ingredienti originali non rimane molta traccia...

il Mojito alla lavanda di Moreno Cedroni


ingredienti per 4 persone

per lo sciroppo di lavanda:
100 g di acqua
100 g di zucchero semolato
16 g di fiori di lavanda essiccati

per il mojito:
625 g di sakè
250 g di sciroppo di lavanda
200 g di succo di pera
8 g di succo di lime (all'incirca il succo di 1 lime)
2 g di foglie di menta fresca (una manciata)

per la striscia di noccioline:
75 g di burro di arachidi
45 g di latte

Innanzitutto preparate lo sciroppo di lavanda: mettete a bollire l'acqua con lo zucchero semolato, togliete dal fuoco e aggiungete la lavanda essiccata. Coprite e lasciate in infusione per 15 minuti, frullate con il minipimer e filtrate. Otterrete uno sciroppo piuttosto scuro.
Note:
- usando i quantitativi indicati nella ricetta ho ottenuto esattamente 140 g di sciroppo. Per preparare il mojito per 2 persone - come ho fatto io - è più che sufficiente, ma se volete realizzarlo per 4 dovete quasi raddoppiare le dosi di acqua e zucchero;
- i fiori di lavanda li trovate in erboristeria, accertatevi che siano per uso alimentare.

Preparate il mojito: frullate insieme tutti gli ingredienti.
Note:
- nella ricetta non è specificato, ma ho preferito utilizzare del succo di pera limpido;
- tutti gli ingredienti, tranne la menta, sono liquidi e secondo me invece di frullarli sarebbe stato sufficiente mescolarli brevemente. La menta l'avrei pestata come si fa nel mojito classico...

Preparate la crema di noccioline: mescolate il burro di arachidi con il latte.

Servite il mojito alla lavanda ben freddo e accompagnatelo con una striscia di crema di noccioline. Decorate a piacere con qualche fiore essiccato di lavanda (ed eventualmente una scorza di lime attorcigliata).


Note finali:
- la striscia di crema è carina da vedere, ma come la si mangia? intingendoci il dito...? se volete semplificarvi la vita, una classica ciotolina di arachidi (non salate) può andare altrettanto bene;
- il sapore della lavanda si sente molto e forse non piacerà a tutti, ma senz'altro è una bevanda interessante e... diversa!

Adesso sarete curiose di sapere cos'hanno combinato le mie colleghe dello Starbooks... Alessandra, dalla quale trovate come sempre anche la presentazione del libro, si è cimentata con il Baccalà all'anconetana, Patty con degli strepitosi Tortellini al parmigiano con salsa al pomodoro e carne cruda, Cristina ha avuto la meglio sui Rigatoni all'arrabbiata con alici fresche e melanzane e la bravissima Ale ha preparato gli Gnocchi al ragù con gamberi rossi al limone.

Questo è il libro...
...e arrivederci alla prossima puntata!

17 commenti:

  1. questo libro l'ho comprato da poco anche io per cui vi seguo con ancora più interesse...mio marito è un barman per cui da noi le sperimentazioni alcooliche sono all'ordine del giorno...questa la devo proprio provare, adesso che la menta quella buona non è ancora pronta ;)

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  2. Ahahahaah,....ti adorooooo, vedi invece che sei coraggiosa? Io per esempio non averi mai potuto preparare un cocktail perché non li amo granché e non mi incuriosiscono ma mi piace vederli fare, è affascinante e tu te la sei cavata alla grande. Ma la mia perplessità è 1) ma il Mojito non si fa con il Rum bianco o ambrato? E' il drink cubano più mitico....col sakè? ma allora doveva dargli un'altro nome visto che semplicemente l'unica cosa comune alla versione originale è la menta ed i lime! 2) Per il burro di arachidi concordo...a meno che l'idea di intingere il dito nella crema e portarlo alla bocca faccia parte della coreografia del piatto! Il che mi sembrerebbe anche logico. Ti abbraccio, mi fai morire. Pat

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  3. la lavanda è una brutta bestia, va saputa dosare altrimenti sembra di bere un ammorbidente per biancheria o un bagnoschiuma come mi hanno detto gli amici a cui ho proposto il gelato alla lavanda, certo il mojito mi ispira moltissimo
    e brava!!
    Ciao
    CrisG

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  4. Ma come???? Non hai un sifone???? Ma che è???
    Baci

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  5. Cara Cristina, se ti può consolare anche a mia mamma non piace il gelato.....siete GIA' in due!!!!!
    E comunque, voi dello Starbooks siete fantastiche! ;-)

    Quando hai un attimo fai un salto da me, c'è una piccola sorpresa...

    http://mymemorandom.blogspot.it/2012/04/e-chi-se-lo-aspettava.html

    Buona giornata!

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  6. Che chiccheria questo mojito! Del resto io sono una famosa "ubriacona" ;-)

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  7. greta, io da voi ci devo venire una volta o l'altra, a sperimentare i mojito del maritino e le cose sfiziose tue!! però aspetto il momento giusto per la menta ;)))

    patty, a quella del nome ci avevo pensato anch'io. secondo me "sakijto" non sarebbe stato male... bacioooo

    cris, potrebbe essere che la dose di lavanda sia un po' eccessiva: 16 grammi di fiori essiccati su 100 ml d'acqua sono un sacco di roba... boh!

    valeria, per non parlare della gelatiera!!! ;)))

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  8. viviana, arrivooooo!! e grazie :)

    dani, anch'io sono un'ubriacona... nel senso che mi basta mezzo bicchiere di vino per iniziare a straparlare! non so neanch'io perché sto frequentando il corso per sommelier ;)))

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  9. io credo che tu sia stata bravissima:O)io i cocktail non li so proprio fare! però il sifone cel' ho ;OP e la lavanda mi piace..cioè, senza esagerare sennò mi ricorda i sacchetti per la biancheria con cui mia madre ci ubriacava da piccoli !!!
    bacione

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  10. Sono d'accordo con la menta schiacciata, perché il sapore sta ancor più nel ramo che nelle foglie, però frullarlo non è sufficiente come per le foglie. Sulle noccioline mi è venuto lo stesso dubbio, in generale queste decorazioni, come certe strisce di salse sembrano poco adatte al consumo, anche se per un aperitivo andare di dita è più facile che per un altro piatto :-).

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  11. mi ispira la versione alla lavanda! p.s. credevo di essere l'unica al mondo: neanche a me il gelato piace!

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  12. Anche io comprerei tutti i libri di cucina del mondo, anche solo per ammirare tutte quelle meraviglie :)
    Per MT challenge sono proprio tentata, adoro la frangipane....ci faccio un pensierino! Grazie mille per il commento alla mia torta :)

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  13. io adoro te. Punto
    ps però, mi sa che ora un sifoncino, un abbattitore, una gelatiera (ma solo di quelle professionali perchè con le altre non vale)... e a questo punto anche un banco frigo, ce li siamo meritati, no??? i mariti, li riduciamo allo stato di semiveglia a botte di mohito alla lavanda, dai!

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  14. ciao pellegrina e grazie per esserti fermata in questo blog :)

    valentina dài, fondiamo il club "NIP" (no ice please)!!

    angela, è vero: nel reparto dei libri di cucina ci passo ore intere e ormai non so più dove mettere tutti i ricettari che compro...

    ecco a cosa servono le amiche, al banco frigo non avevo ancora pensato... per stendere i mariti oltre al sakè ci mettiamo anche del buon rum và!! ;))

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  15. Cristina, credimi questa la provo anch'io. Il Mojito *regular* è sempre stato la mia passione ma la lavanda mi piace tantissimo.
    Indi, mi sa che mi faccio un giro da Kathay e mi rifornisco di Sakè... in botti... sia mai che mi piaccia tanto!
    Nora

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  16. Tu te la cavi sempre alla grande cara Cri!!! Ad Oliver piace molto il mojito (versione sugar free), ma se dovessi proporgli questa versione, avrebbe la stessa reazione di tuo marito ...
    Un abbraccio

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  17. io sono una fan sfgatata di Cedroni, me lo guardo estasiata su Sky, spega le sue ricette con quella parlata calma che vorrei avere io, invece frenetica. Lo ascolterei per ore.
    Io ho in programma (non con questa vostra iniziativa) una ricetta che ho visto l'anno scorso..è un genio e basta,ciao.

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