Non sono una grande esperta di Grecia, essendoci stata soltanto due volte: la prima a 17 anni in vacanza-studio con la scuola ad Atene e nel Peloponneso e la seconda in vacanza-vacanza nella meravigliosa isola di Paxos quando mia figlia aveva 4 o 5 anni.
Il primo, intensissimo viaggio risale ormai a tanti (taaaaanti!) anni fa e sicuramente la Grecia che conobbi allora oggi in gran parte non esiste più. In certi paesini del Peloponneso arrivavano pochissimi turisti e spesso non c'era neanche un bar o un ristorante dove poter mangiare. Ma il professore che ci accompagnava non si perdeva mai d'animo: se da una qualsiasi casa sentiva uscire un buon profumino, bussava intrepido alla porta e a grandi gesti chiedeva se ci fosse cibo anche per noi... Incredibilmente la risposta era quasi sempre sì e ricordo grandi tavolate improvvisate, con la padrona di casa emozionata e orgogliosa di farci vedere i pentoloni in cui cuoceva l'immancabile ragù per la moussaka. Esperienze impagabili!!!
Dopo la prima puntata dedicata agli antipasti, questa settimana vi presentiamo alcuni dolci.
Molti dessert greci prevedono l'utilizzo della frutta secca e dello sciroppo di zucchero (come ad esempio nella famosissima baklava).
Anche la ricetta che ho scelto oggi rientra nella categoria dei "dolci sciroppati": è l'halva al semolino e, come dice Vefa, è diffuso nelle taverne di tutto il paese. Si tratta di un dessert molto semplice, di facile esecuzione, che si può servire sia caldo che freddo ed è dunque adatto a qualsiasi stagione. Noi l'abbiamo mangiato freddo, ça va sans dire!
Anche la ricetta che ho scelto oggi rientra nella categoria dei "dolci sciroppati": è l'halva al semolino e, come dice Vefa, è diffuso nelle taverne di tutto il paese. Si tratta di un dessert molto semplice, di facile esecuzione, che si può servire sia caldo che freddo ed è dunque adatto a qualsiasi stagione. Noi l'abbiamo mangiato freddo, ça va sans dire!
ingredienti per 15-20 persone (io ho diviso tutto per 4):
500 g di zucchero semolato extrafine
1 bastoncino di cannella
la scorza di 1 limone tagliata fine (io grossa, vedrete poi perché)
6 chiodi di garofano
250 ml di burro chiarificato opp. olio di semi di mais
350 g di semolino
50 g di mandorle tritate (con la buccia) opp. di pinoli
1 cucchiaino di scorza di limone grattugiata
cannella in polvere per spolverizzare
mandorle spezzettate per decorare
Preparate lo sciroppo: versate circa 1 litro d'acqua in un'ampia casseruola, aggiungete lo zucchero e riscaldate a fuoco medio, mescolando finché lo zucchero non si è sciolto.
Aggiungete la cannella, la scorza di limone e i chiodi di garofano, coprite la casseruola e lasciate sobbollire, senza mai mescolare, per 5 minuti.
Nel frattempo scaldate il burro (o l'olio) a fuoco medio in una casseruola capiente e profonda, versatevi il semolino e fatelo tostare, rimestando continuamente, finché non inizia a prendere colore. Unite le mandorle tritate (o i pinoli) e continuate a mescolare finché il semolino non è dorato.
Eliminate la scorza di limone e le spezie dallo sciroppo (ecco perché ho lasciato la scorza a pezzi grossi...) e aggiungetevi il semolino tostato insieme alla scorza di limone grattugiata. Mescolate sempre e lasciate cuocere finché il semolino non ha assorbito tutto lo sciroppo e si stacca facilmente dalle pareti della casseruola.
Togliete dal fuoco, coprite con un canovaccio, incoperchiate e lasciate riposare per circa 10 minuti.
Aiutandovi con un cucchiaio, versate il composto in uno stampino scanalato leggermente unto, livellate bene la superficie premendo un poco, poi sformate l'halva sul piattino di portata (uno stampino in silicone è l'ideale). Ripetete l'operazione per ogni dolcetto, poi spolverizzate con la cannella e decorate con qualche mandorla o con i pinoli.
Nota - La prossima volta metterò un po' meno zucchero nel semolino e verserò un po' di miele sopra a ogni halva: è delizioso!!
Per gli altri imperdibili dolci greci correte dalla Patty (Dolcetti ripieni alle mele e Biscotti all'anice), da Ale e Dani (Copenaghen) e da Alessandra (Tartufi alle carote).
mmmh non sono mai stata in grecia ma questo dolce penso proprio te lo copierò..così intanto mi porto avanti coi sapori :))
RispondiEliminaè un ottimo inizio ;)
Eliminavedrai che poi ti viene voglia di partire...!
L'Halva si mangia anche nei PAesi arabi...ne sono ghiottissima!
RispondiEliminadavvero? ora vado a sbirciare da te se per caso l'hai già proposto...
Eliminaun abbraccio
non ho mai provato a fare gli halva, anche se mi occhieggiano da tanto tempo, eppure so che è un dolce che mi piacerebbe molto, e la tua versione lo conferma.
RispondiEliminacerto che veramente bello vedere queste cucine del mediterraneo che si scambiano continuamente spunti!
puoi provare a farli con la farina di mais, secondo me verrebbero buonissimi!
Eliminaevviva il mediterraneo :)))
Che buono!
RispondiEliminaè vero!
EliminaE' buonissima! E sicuramente la tua sarà la fine del mondo... con questo caldo mi ci vorrebbe proprio!!!!
RispondiEliminaBacioni
noi ce li siamo spazzolati in un baleno...
Eliminaun bacione!
molto bello. e io me ne intendo!!!! :)
RispondiEliminabrava
irene
grazie mille irene, il tuo commento è un onore per me!
EliminaIo non sono mai stata in Grecia (devo rimediare!), ma quando parli di pentoloni pieni di ragù per la moussaka ripenso alla scena del 'MIO GRASSO GROSSO MATRIMONIO GRECO' in cui la mamma prepara quintali e quintali di cibo per la prima cena con i consuoceri...
RispondiEliminaE questi dolcetti? Stupendi. Dopo Ottolenghi questo è un altro libro super!!!
Buona giornata
Sarah
devi rimediare assolutamente e al più presto!
Eliminaquel film è troppo carino :))
Mica male, l'avevo sentita nominare, ma mai assaggiata. Copiata !!!
RispondiEliminaCIAO :)
sono sicura che ne tirerai fuori una versione personalissima!
EliminaQuesto è un dolce che mi aveva incuriosito durante la scelta delle ricette, meno male che l'hai provato e approvato tu! E grazie per il suggerimento finale ( zucchero- miele)
RispondiEliminaImmagino la scena della signora greca che vi "offre" un pasto.. .la mamma della mia amica, ogni volta che mi vedeva ,mi metteva all'ingrasso...!
beata te che hai un'amica greca!
Eliminaquesto dolce è semplice, ma buonissimo. in accoppiata con i tuoi tarfufini farebbe un figurone :))
naaaaaa.....per ora commento il dolcino che è strabello e immagino strabuono....ma vorrei cliccare anche su Starbooks ma ho paura.....mi si aprirà un mondo immagino e poi...chi mi ferma piu' ??? ahahah.
RispondiEliminaPiacere di aver fatto la tua conoscenza....quante cose in comune vero??? :-))) si puo' dire che anche io vissi d'arte....ahahaha ciaoooo e alla prossima!
clicca clicca... e vorrai comprare TUTTI i libri, muahahahahahah!!!
Eliminaè stato bellissimo conoscerti :)))
buone vacanze, alla prossima
Ahhhh....finalmente riesco a leggere con calma il tuo bel post e gustarmi l'esecuzione di questa stupenda ricette. L'ho letta attentamente e mi sono ricordata che ho bel po' di semolino in dispensa. Devo assolutamente provarla perché ha tutti gli aromi che adoro e la consistenza deve essere davvero deliziosa. Grazie per la bella presentazione ed i consiglio sulla preparazione? Un bacio carissima. Pat
RispondiEliminae io devo assolutamente provare i tuoi biscottini!! appena riesco a trovare una bottiglia di ouzo li faccio!
Eliminaun superbacio anche a te :)
La HALVA la prepara sempre la nonna (Ateniese) di un compagno di Andrea per le feste di classe. Ho tentato disperatamente di capire gli ingredienti che lei, che non sa l'Italiano, si ostina a declinare in greco. Ho provato a mimarli, a farglieli mimare ma... non sono mai riuscita a risolvere l'enigma della ricetta.
RispondiEliminaCi volevi tu!!!
Grazie Cristina
Buonanotte
Nora
Lo compro da Lidl perché piace al pargolo n. 1... Ma adesso glielo farò... Altrimenti che food blogger sarei?
RispondiEliminaCiao Cri! Appena sai di essere un pochino libera fammi un cenno che ci organizziamo!!!
RispondiEliminacosa avrei dato per avere un professore così. La gita di classe, comunque, celo pure io, con la mia prof in bermuda, occhiali e berrettno che declamava antigone al centro del teatro di Epidauro, per farci testare quanto buona fosse l'acustica. Peccato che quel giorno lì- unico, in duemila anni di storia- il vento avesse deciso di girare in direzione ostinata e contraria: il tempo di accorgerci che non si sentiva niente- e non ti dico cosa le urlavamo, dagli spalti...:-))
RispondiEliminadimmi tu cosa mi viene in mente ;-)
L'halva l'ho assaggiata parecchie volte ma senza mai riuscire a prepararla a casa. fusse che fusse??? a vederla, è perfetta...
Grazie ancora
ale
mai assaggiata ma con quell'aroma di cannella dev'essere deliziosa!!!
RispondiEliminaDolcetti che mi incuriosiscono perché non se,brano nemmeno tanto difficili da fare....poi per me, basta sia dolce che io mi tuffo :) questo libro mi ispira proprio forse perché é estate e le ricette postate sanno di sole e vacanza ....un grande abbraccio
RispondiEliminaUn libro a cui faccio il tiro da tempo! :)))) e a legger le vostre ricette... Mi intriga sempre più! Questo dolce è proprio da fare al più presto!
RispondiEliminaQuesto giro che avete fatto in Grecia sulle ali dello Starbooks mi piace tanto!
RispondiEliminaHo poco tempo per girare nelle vostre cucine e mi rendo conto di quante cose mi perdo... mi darò una mossa e vi rileggerò, mi piace tropo Vefa Alexiadou!
E tu hai fatto delle ricette spaziali, e non parlo soltanto di questo dolce...!!
brave!
baci