La ricetta di Rachel Khoo infatti prevede il Reblochon, un formaggio francese di latte vaccino proveniente dalla Savoia, e nell'introduzione Rachel afferma che la ricetta della Tartiflette fu inventata proprio dai produttori di questo formaggio per incrementarne le vendite (eccola qua). Io non l'avevo mai mangiato e dunque non potevo immaginarne il sapore. Innumerevoli le mie peregrinazioni nei supermercati più forniti di Milano, le ricerche su Internet, le telefonate a vari negozianti... finché una mia amica non mi ha consigliato di provare da Peck, il "tempio della gastronomia" per i (ricchi) milanesi. Bingo! ce l'avevano! Vi risparmio il prezzo và... ;)))
Il Reblochon è un formaggio molto saporito e un po' puzzolente, di pasta molle e di cui si mangia anche la crosta, esteticamente assomiglia un po' a un camembert più grande e più schiacciato. Come sapore mi ha ricordato tantissimo il nostro taleggio... a buon intenditor...
Nids de tartiflette
Nidi di formaggio e patate
ingredienti per 6 nidi (a me ne sono venuti 8):
1 noce di burro ammorbidito
500 g di patate a pasta gialla
1 cipolla, tritata finemente
1 spicchio d'aglio, tritato finemente
1 foglia di alloro
200 g di pancetta affumicata a cubetti
100 ml di vino bianco secco
250 g di formaggio Reblochon
Preriscaldate il forno a 180°C.
Imburrate la teglietta da muffin.
Pelate le patate, lavatele e asciugatele, poi riducetele a julienne con l'apposita grattugia.
Riducete a cubetti il Reblochon (è un po' appiccicoso, ma pazienza...), compresa la crosta.
Mettete la cipolla, l'aglio, l'alloro e la pancetta in una grande padella antiaderente e fate rosolare finché i dadini di pancetta sono dorati e croccanti. Versate il vino e, continuando a mescolare, fate ridurre finché rimarranno solo un paio di cucchiaini di liquido. A questo punto aggiungete le patate grattugiate e tenete sul fuoco ancora per qualche minuto. Spegnete, eliminate la foglia d'alloro e aggiungete i cubetti di Reblochon. Mescolate bene.
Suddividete la preparazione nei "nidi" della teglia, riempiendoli ben bene e infornate per 15-20 minuti o finché la superficie risulta dorata. A me ci sono voluti 25 minuti, di cui 20 a forno statico e gli ultimi 5 a modalità ventilata.
Sfornate la teglia con molta cautela e aspettate qualche minuto prima di sformare i nidi.
Sfornate la teglia con molta cautela e aspettate qualche minuto prima di sformare i nidi.
Note: ricetta buonissima a giudizio unanime di tutta la famiglia, spazzolata in un battibaleno. E meno male che invece di 6 nidi ne sono venuti 8, così non abbiamo dovuto litigare per il bis!
L'unico problema è come tirarli fuori dalla teglia... io speravo di poter servire degli eleganti mini-gratin a forma di muffin e invece questo è risultato impossibile: bisogna arrangiarsi con un cucchiaio e i gratin un po' si spetasciano. Rachel sul libro mette soltanto la foto della teglia e non dei gratin sformati... ora ho capito perché!
Come dicevo nell'introduzione, provate la ricetta con un buon taleggio oppure anche con un camembert "maturo".
Come dicevo nell'introduzione, provate la ricetta con un buon taleggio oppure anche con un camembert "maturo".
Sinceramente 200 g di pancetta mi sembravano troppi e ho dimezzato la dose, ma voi fate come volete :)))
Qui Rachel in persona personalmente mentre prepara la ricetta:
Ma chissà quali prelibatezze vi avranno preparato le mie compagne dello Starbooks?
Fatevi sorprendere da:
menu turistico con la "Soupe au pistou"
ale only kitchen col "Gratin de choufleur"
andante con gusto col "Soufflé au fromage"
araba felice... in cucina con il "Pain brié"
la apple pie di mary pie col "Sabayon aux Saint-Jacques"
la apple pie di mary pie col "Sabayon aux Saint-Jacques"
la gaia celiaca con il "Poulet au citron et lavande"
le chat egoiste con le "Croque Madame muffins"
Onestamente ti dico che sono appetitosi anche solo a guardarli. Mi erano piaciuti dal libro ma quando ho visto il formaggio, ho pensato che non avrei mai potuto trovarlo qui a Siena e sono saltata a cose più accessibili. Ma complimenti, sembra davvero squisito. Bacione grande, Pat
RispondiEliminafìdati, qualsiasi buon formaggio un po' stagionato va benissimo!
Eliminaricambio il bacione :)))
A me ispirano molto!
RispondiEliminaDovrò cambiare formaggio perchè qui in Arabia certo non lo trovo...
Mi piace la tua ricetta, e confermo che il taleggio va benissimo. Una volta ho provato anche con l'emmenthaler, non male.
RispondiEliminaIo taglio le patate a fette sottilissime. E uso una teglia tipo lasagne, il risultato si puo' porzionare meglio (e chi se ne frega delle stilose monoporzioni...).
CIAO :)
esatto, la teglia da lasagne ci vuole!!
Eliminacarini. sul reblochon ha ragione; è proprio così. la ricetta fu inventata negli anni 70 per lanciare il formaggio. da peck è tutto caro, ma la qualità non si discute; io il reblochon lo trovo al super della mia zona!
RispondiEliminairene
mi è piaciuto un sacco il reblochon, lo cercherò ancora al super... chissà se sarò più fortunata?
Eliminagrazie, come sempre, per i tuoi commenti!
QUi a Palermo il roblochon neanche a pagarlo oro, l'ho cercato per mari e per monti, perché, sebbene non mangi formaggi, l'ho assagiato da Ale Raravis e mi era piaciuto...
RispondiEliminaIn ogni caso, penso che si potrebbe evitare l'attaccatura alla teglia con dei pirottini... che ne dici?
secondo me, cuocendo la patata da cruda, si attaccherebbe anche al pirottino... la prossima volta vado direttamente di teglia!
Eliminabaci
Avevo pensato anch'io ai pirottini per evitare l'attaccamento dei nids de tartiflette alla teglia, ma in ogni caso fanno una gran gola anche a me.
RispondiEliminaGrazie per il suggerimento di sostituire il reblochon con del buon taleggio! ;-)
il reblochon fa più scena, ma il nostro taleggio non ha nulla da invidiargli!!!
Eliminabacio grande
Ma che buona!Mi piace l'accostamento tipo "raclette" con formaggio e patate.
RispondiEliminaIl reblochon si trova a volte all'Slunga
si vede che non sono stata fortunata... nelle 3 esselunghe della mia zona non ce l'avevano...
Eliminal'abbinamento patate&formaggio è sempre vincente!
L'aspetto è goloso e non ho dubbi sul fatto che sia piaciuto a tutti! Il Reblochon mi è capitato di trovarlo all'Esselunga, se non ricordo male. alla Metro di sicuro :-)
RispondiEliminaUn bacione
ecco, prima o poi qualcuno che mi porti alla metro devo trovarlo!!!
Eliminaciao amica!
sfiziosissimi e molto carini!
RispondiEliminagrazie!
Eliminasono quelle cose per cui vado matta. certo farla a forma di nidi che poi non si possono sformare non mi sembra una gran genialata. ho guardato in giro questa tartiflette e ho visto che molti la fanno con le patate lesse.
RispondiEliminaperò l'idea delle patate tipo rosti o tipo tortel de patate (lo fanno in trentino) è migliore, secondo me.
proverolli. in una pirofila ovviamente
la foto che hai messo nel banner è tragicamente invitante: mi rimetterei subito a tavola!
sai che anch'io ho pensato al rösti? gnammmm!!!
EliminaAh! La tartiflette... J'adore!!! E questi nidi sono meravigliosi!!! Sicuramente non interessa a nessuno se si spatasciano un pò... ;)
RispondiEliminainfatti... noi ce li siamo spazzolati senza troppe storie ;)))
Eliminaimmagino labontà di queste tartiflettes certo è che la rachel sta toppando un pò di cosette!!trovo sia importante dare ad un tot di ingredienti il giusto aspetto finale , dedicandogli forme,cotture, ingredienti ad hoc...per fortuna che rachel nel video mi ha almeno un abitino a pois...:-))))
RispondiEliminasì, ma fa di quelle facce mentre prepara la ricetta... sembra quasi che le faccia schifo!
EliminaWow. Questo mi piace tanto. Ovunque ci siano patate, ci sono io. Mi spaventava un po' la questione reblochon. Se sei impazzita tu a Milano, figuriamoci io qui, da me, dove non ho molti punti di riferimento. Quando ero a Milano, almeno sapevo che da Peck ci avrei trovato di tutto. Devo cominciare a cercare pure a Napoli qualche punto di riferimento, perché per ora mi accontento del taleggio, ma poi col reblochon la devo provare :)
RispondiEliminavedrai, da qualche parte esiste sicuramente un "peck napoletano"! prova la ricetta e fammi sapere :)))
EliminaBello vero Peck? Quando sono di passaggio a MIlano mi piace guardare le vetrine e mi sento come di fronte alle vetrine di una gioielleria.
RispondiEliminaI tuoi nidi, anche se spetasciati (come si dice qui, un po' più a nord), hanno un aspetto terribilmente invitante...
Claudette
da peck si rimane incantati... l'enoteca poi è un paradiso!
EliminaUrka...da PECK! Mi sa che è diventato peggio di Cartier!
RispondiEliminaAvrai fatto fatica a sfornarle ma l'effetto è molto invitante.
Mi sa che, se mi deciderò a farle, le farò con il taleggio... che adoro e non mi costa un Perù!
Buona giornata
Nora
saggia decisione, cara nora! secondo me al tuo cucciolo piacerebbero da matti...
RispondiEliminaCri!!! Ecco, io lo so che sono rinco, ma non me lo ricordavo proprio...sei di milano?!?! Ma è fantastico!!! Anche io ormai vivo qui! E certo Peck è un po' una certezza per noi food bloggers :)!
RispondiEliminaSplendidi i nids de tartiflette e immagino fossero buonissimi, ma d'altronde patate, reblochon e pancetta come potevano essere cattivi?!?!
E non importa se non sono perfetti, quelle sono cose goduriose, mica bisogna fare presentazioni fighette per cose così dannatamente e certamente buone :)!
Un abbraccio!
Ema
ecco, sono rinco anch'io... che adesso sei a milano mica lo sapevo!!! ci sentiamo presto ok? :)))
Eliminasmackkkkk
Più le guardo e più le mangerei subito queste tartiflette...però visto il tuo suggerimento ci metterei del taleggio, Rachel Khoo permettendo....sarebbe strepitose ugualmente :)
RispondiEliminacon tutte le modifiche che abbiamo fatto (dovuto fare...) alle sue ricette, rachel khoo deve permettere questo ed altro ;)))
Eliminaciao!!
mappala quanto mi piace questa ricetta! la segno subitissimo!
RispondiEliminaun abbraccio!
mioddio che super ricetta!grazie .
RispondiEliminalalexa
ciao! grazie a te e benvenuta :)))
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