mercoledì 8 settembre 2010

Papassini galluresi con la glassa


Isola di Mal di Ventre (Malu Vennu)

Quest'anno, per non so quale miracolo della natura, ho raggiunto un grado di abbronzatura soddisfacente (solitamente sembro una mozzarella in un bicchiere di latte, battutona del marito) e quindi non vedevo l'ora di sfoggiarla in città. Già pregustavo gli "ooooh" ammirati di colleghi e amici, peccato solo non aver fatto i conti con il tempo milanese... stamattina per andare in ufficio in bicicletta ho dovuto addirittura mettermi sciarpina e giubbotto, nascondendo così le mie dorate carni sotto strati di indumenti. Come diceva Calimero: è un'ingiustizia però!!

Ieri ci è venuta una nostalgia, ma fortissima, della Sardegna; pare impossibile che fino a pochi giorni fa il nostro problema principale fosse quello di decidere in quale spiaggia andare (destra o sinistra? chi conosce Capo Testa mi capisce...) e ora invece siamo qui a guardare la pioggia che cade. E allora ho cercato nelle "Ricette regionali italiane" di Anna Gosetti della Salda i mitici papassini (alias papassinos o pabassinas), di cui ci ingozziamo ogni volta che andiamo in Sardegna. A noi piacciono quelli con la glassa. Ricetta trovata, realizzata e fotografata per voi:


Di versioni ce ne sono tantissime, credo che ogni casa e ogni pasticceria ne abbia una diversa, comunque il gusto di questi papassini si avvicina parecchio a quelli che mangiamo a Santa Teresa di Gallura.

ingredienti per circa 40 biscotti:
250 g di farina 00
  90 g di uva sultanina
100 g di mandorle, di cui 70 g tritate e 30 g a scaglie
  90 g di zucchero
  90 g di burro
    1 uovo intero + 1 tuorlo (l'albume servirà per la glassa)
    1 limone, 1 arancia, un pizzico di sale

per la glassa:
  90 g di zucchero
    1 albume
       mompariglia e perline d'argento

Mettete l'uvetta a bagno per una decina di minuti in un po' d'acqua, poi asciugatela e infarinatela.
Impastate la farina con il burro già morbido lavorando con la punta delle dita, poi aggiungete l'uovo intero e il tuorlo, lo zucchero, la scorza grattugiata del limone e dell'arancia, un pizzico di sale, le mandorle tritate e a scaglie e l'uvetta. Se l'impasto non si amalgamasse bene, aggiungete un po' di succo d'arancia (o, se ce l'avete, del liquore al mirto).

Stendete l'impasto con il mattarello a uno spessore di circa 1 cm e mezzo, poi tagliatelo a rombi con un coltello affilato. Disponete i papassini sulla placca ricoperta di cartaforno e cuocete a 175°C per 16 minuti circa. La superficie dei biscotti deve risultare appena dorata.

Preparate la glassa: in un pentolino sbattete l'albume e aggiungetevi lo zucchero. Scaldate a bagnomaria finché lo zucchero non si sarà completamente sciolto. Lasciate raffreddare e addensare mescolando ogni tanto, poi con l'aiuto di un pennello spalmatelo sui papassini (che si saranno nel frattempo raffreddati ). Decorate a piacere con la mompariglia e le perline d'argento.
Nota: siccome la glassa ci mette parecchio tempo ad addensarsi, la prossima volta la preparo PRIMA di fare l'impasto. Inoltre credo che sarebbe meglio usare lo zucchero a velo, così si scioglie più facilmente!

Se li mettete in una scatola ermetica, il giorno dopo sono ancora più buoni... Ajò!!!

4 commenti:

  1. bellissimi questi dolcetti!!!mi piacciono un sacco!!!

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  2. da mozzarella a mozzarella... come ti capisco... in più, io sono condannata a vivere fra fente abbronzata tutto l'anno, quindi è un tormento. Anzi, io anelo all'inverno e alle coperture, di ogni tipo. Anche perchè in qesto modo si nascondono gli effetti dei papassini, sai com'è!!!
    ciao
    ale

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  3. Brava per la ricetta, ma soprattutto brava per il ricordo che hai suscitato in me, di Capo Testa e Capo Caccia, del Tramariglio e della Dragunara, delle Bombarde, dell'Argentiera e della spiaggia portacorallo. Località veramente uniche che chi non conosce non puo' capire. Grazie.

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    1. grazie a te!
      la sardegna ti entra nel cuore, non c'è niente da fare...
      dopo qualche anno di assenza, quest'anno spero che riusciremo a tornare in gallura.
      un abbraccio

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