giovedì 23 giugno 2011

Un omaggio al Giappone: Nuvolette vegetariane (kaki-age)

Lo giuro. La salsa tentsuyu la volevo proprio fare. Mi ero messa un post-it nel portafoglio con tutti gli ingredienti necessari: il brodo dashi, il vino mirin e i fiocchi di tonnetto secco katsuobushi. Ah sì, e poi volevo anche la farina hakurikiko per fare il koromo (cioè la pastella) con tutti i crismi.

Così equipaggiata e determinata sono andata in un fornitissimo supermercato nel quartiere cinese di Milano, dove vendono cibo e ingredienti da tutto il mondo, soprattutto asiatici. Ecco, forse è stato questo il mio errore: è un negozio cinese, quindi immaginatevi scaffali e scaffali di prodotti messi assolutamente A CASACCIO! Sfido chiunque a trovare degli ingredienti perfettamente sconosciuti in un supermercato dove accanto al saké ci sono i detersivi, vicino ai bastoncini in bambù si trovano le caramelle dai colori più improbabili, di fianco ad alghe di tutti i tipi vendono peanut-butter americano e per terra giacciono mucchi di sacchi di chissà cosa... I nomi dei prodotti poi sono ovviamente scritti in simboli e ideogrammi, mentre la traduzione in italiano è affidata a minuscole etichette da leggere con la lente d'ingrandimento...
Mi credete se vi dico che ho girato per almeno 40 minuti tra gli scaffali cercando pazientemente gli ingredienti che mi ero segnata? E che non ne ho trovato nemmeno uno???

Alla fine mi sono arresa e, armata del mio miglior sorriso, affronto una ragazzotta cinese che stava sistemando degli scatoloni. Consultando il mio post-it le chiedo numi, ma purtroppo la mia pronuncia non deve essere quella giusta, perché lo sguardo vacuo nei suoi occhi tradisce un'assoluta incomprensione. Infatti si gira e se ne va... Faccio un grande respiro zen e ricomincio la mia ricerca.

Sono comunque contenta perché nel frattempo ho trovato un cestino per tenpura uguale identico a quello di Acquaviva - per chi non l'avesse capito sto infatti cercando di recuperare gli ingredienti per l'mt challenge di giugno -, una bella ciotolina per il condimento made in Japan, un lungo daikon e un paccone da 500 di "calta pel flitti" dal costo e-sor-bi-tan-te (cosa non si fa per l'mtc...).

Infine trovo del tutto casualmente una confezione di salsa per tenpura, già bell'e pronta! Spero che Acquaviva, Ale e Dani mi perdoneranno per non aver preparato nessun condimento home-made, ma io ce l'avevo messa tutta, davvero...

Ho voluto fare un kaki-age vegetariano per farlo assaggiare anche a mia figlia. Tentativo miseramente fallito: purtroppo non ho fatto in tempo a nascondere il daikon e alla sua inquietante vista ha immediatamente esclamato "io QUELLO non lo mangio!", il marito non c'era e dunque mi sono spazzolata da sola una quantità considerevole di queste nuvolette: squisite e leggere nonostante la frittura, assolutamente non troppo distanti dal nostro gusto occidentale. Le rifarò senz'altro, almeno per far fuori un po' di fogli per fritto... a proposito, qualcuno ne vuole?

Ed ecco le mie Nuvolette vegetariane ovvero kaki-age ovvero tenpura delle casalinghe, che ho preparato in un tranquillo pomeriggio di sole, con un delicato sottofondo musicale, rilassandomi a tagliare le verdure in piccoli dadini, a sistemare gli ingredienti ordinatamente man mano che li preparavo, ad annusare il profumo del daikon e dello zenzero grattugiati, a vedere quali forme prendeva ogni nuvoletta una volta tuffata nell'olio bollente...


  
ingredienti per una decina di pezzi:
una piccola carota
mezza zucchina
un pezzo di daikon grande quanto la mezza zucchina
un cipollotto
una cucchiaiata di mandorle a lamelle
sale

ingredienti per la pastella (koromo):
100 g di farina di riso + 1 cucchiaio
150 ml circa di acqua ghiacciatissima
1 tuorlo d'uovo

per la frittura:
olio di arachidi

condimenti:
salsa per tenpura
1 cucchiaio di fleur de sel
mezzo cucchiaino di tè matcha in polvere
un pezzetto di zenzero fresco
un pezzetto di daikon

Prima di tutto preparate la pastella seguendo le indicazioni dettagliatissime di Acquaviva: "Per la pastella di solito si usa acqua in quantità doppia della farina, ma il segreto sta nel setacciare un paio di volte con cura la farina e versarla in un contenitore trasparente, quindi disporre il tuorlo in un uguale recipiente e versarvi sopra tanta acqua ghiacciata quanta ne serve per raggiungere lo stesso livello della farina. La vera dose dell'acqua dipende infatti dalla dimensione del tuorlo. Sbattere l'uovo con l'acqua (usando un paio di bacchette di bambù) e quando è ben amalgamato unirvi in un solo colpo la farina setacciata. Mescolare lentamente e per poco tempo, per evitare che la pastella diventi collosa, non importa se restano dei grumi." Coprite la pastella con la pellicola e mettetela in frigorifero.

Preparate  i condimenti: grattugiate finemente lo zenzero e il pezzo di daikon e metteteli insieme in una ciotolina. Mettete il fleur de sel in una seconda ciotolina, cospargete con il tè matcha in polvere e mescolate delicatamente. Versate la salsa per tenpura in una terza ciotolina.


In un pentolino antiaderente fate tostare leggermente le lamelle di mandorle.
Mondate la carota e tagliatela a piccoli dadini.
Lavate e asciugate la zucchina, tagliatela per il lungo, eliminate la parte centrale con i semi e tagliate la buccia a dadini.
Sbucciate il daikon e tagliate anch'esso in piccola dadolata.
Sbucciate il cipollotto e tritatelo grossolanamente.
Mettete tutte le verdure e le mandorle ormai fredde in una ciotola, salate leggermente, poi spolverate con una cucchiaiata di farina di riso e mescolate velocemente con le mani perché sia tutto ben asciutto. Infine versate la pastella nella ciotola delle verdure e mescolate velocemente.

Scaldate l'olio di arachidi in un wok o in un pentolino dai bordi alti, portandolo a 170°C. Se, come me, non avete l'apposito termometro, potete controllare la temperatura così come spiegato da Acquaviva: "La temperatura ideale è raggiunta quando una goccia di pastella lasciata cadere nell'olio affonda fino a metà altezza e poi torna a galla. Se galleggia e dora subito l'olio è troppo caldo, se tocca il fondo e fatica a risalire la temperatura è troppo bassa. Per tenere la temperatura costante conviene friggere sempre pochi kaki-age per volta."

Prendete una cucchiaiata di verdure, tuffatela nell'olio bollente e rivoltatela un paio di volte. Togliete le nuvolette quando sono croccanti ma ancora chiare - ci vorranno circa un paio di minuti -, sgocciolate il più possibile dall'olio e adagiatele su carta da cucina. Levate dall'olio eventuali briciole di pastella prima di calarvi le nuvolette successive e assicuratevi che la temperatura rimanga il più costante possibile.
Nota: secondo me le nuvolette vengono meglio se prima di tuffarle nell'olio si fa sgocciolare un pochino le verdure dalla pastella.

Disponete in numero dispari i kaki-age in piatti o cestini individuali rivestiti di carta per fritti e accompagnate con i condimenti preparati. Il daikon e lo zenzero grattugiati possono essere sciolti nella salsa per tenpura.


Arigatou, Acquaviva!

16 commenti:

  1. Un'opera d'arte commestibilmente buona. Incantata da tanta maestria culinaria :)

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  2. Bravissima, complimenti per questo Kaki lo definirei perfetto!!! In bocca al lupo per la sfida, ciao.

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  3. mi hai divertita e ho ammirato la potenza del tuo spirito zen dimostrato quando non hai neppure picchiato l'ineffabile commessa ! E ti è proprio venuto bene questo piatto! Brava davvero! Un bacione
    Dani

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  4. ..mosse dallo stesso obiettivo.. proprio oggi anch'io sono adata APPOSTA in un negozio gestito da cinesi, speravo in qualche ciotola dal sapore orientale ma questo era ordinatissimo e pieno di cose ordinarie: nulla di che, solo un pacchetto di bastonicini, per un euro in tutto!
    Bellissima la cura della tua preparazione, brava

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  5. Cristina bravissima! Il piatto ti è riuscito davvero bene, ha un aspetto lieve e coloratissimo, mette di buon umore, opposto a quello che ho io in questo momento.....ancora tabula rasa, zero idee per questa ricetta, sigh!

    Un abbraccio

    Fabi

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  6. Non so cosa dira' la giurata, per me sono ANCHE bellissimi da guardare.

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  7. ridoooo- e voglio l'indirizzo. E te come guida fra gli scaffali, con tanto di dimostrazione dello spirito zen con la commessa!!! :-)
    bellissima versione, davvero
    ciao
    ale

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  8. Caspita, anche se non conosco questi ingredienti sembra davvero molto buono(il kaky-age sembra quasi una mezza parolaccia hi hi hi e il daikon mi ricorda una spada ninja) vedi a che punto è la mia ignoranza in materia!!!
    bravissima.

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  9. non so cosa vale di più, se la tua bella ricetta, il tuo spirito d'avventura... o la tua simpatia nel raccontare!

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  10. bravissima!!! vorrei anche io quel cestino...e sono in ritardissimo e ancora non ho ideato il mio kaki-age!!baci

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  11. Mi pare di vederti nel fornito supermercato cinese.... che credo sia lo stesso dove ho fatto una capatina io questo inverno! ^_^ E' proprio vero, tutto è messo a casaccio e si fa fatica a trovare qualunque ingrediente.

    Aspettavo la tua ricetta e come al solito non mi hai delusa! Un bacione

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  12. grazie a tutti :-))
    come al solito la partecipazione all'mtc si è rivelata un'avventura... ormai è un appuntamento assolutamente imperdibile!

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  13. Cri, io ancora rantolo per essermi dovuta finire praticamente tutta la tempura quasi da sola, perchè mio marito, come il tuo, era via per lavoro. Mia figlia ha mangiato ben volentieri i fiori di zucca, sempre con uno sguardo tra il sospettoso e il disgustato, poi ad assaggio avvenuto, ha mangiato con gusto. Che si deve fa pe' campa! In ogni caso adoro la tua presentazione e queste nuvolette sono assolutamente Japan's way. Un grande abbraccio, Pat

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  14. che fatica anche la spesa se non ci sono scritte chiare! :-D
    anch'io ho messo le verdure nelle nuvolette, buone!
    ciao!

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  15. che belle queste nuvolette!!! :)
    e anche buone di sicuro!!!

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