martedì 18 ottobre 2011

Impressioni d'Alsazia (Kougelhopf sucré)

Adoro le terre di confine. Mi intriga la loro commistione di culture, di lingue, di storia, mi ci trovo a mio agio. Il massimo per me è andare in Alto Adige: poter parlare indifferentemente l'italiano o il tedesco, vedere tutti i cartelli scritti in due lingue, trovarmi in un'Italia che sembra la Germania... una goduria! E' chiaro che le zone di confine hanno tanti problemi politici, di identità, di integrazione, ma vivendoli solo da turista ne vedo - egoisticamente - gli aspetti più folcloristici e ne sono affascinata.

Una di queste terre è l'Alsazia, contesa nei secoli tra la Germania e la Francia. Mi è sembrato di capire che gli alsaziani siano felicissimi di essere ormai francesi e che i tedeschi non è che siano molto amati, però è innegabile che camminando tra le strade pittoresche di Strasburgo, Colmar, Mulhouse, Ribeauvillé non si può non pensare agli ordinati paesini germanici, alla tipica architettura delle case a graticcio, e anche il dialetto alsaziano ha moltissime parole di chiara origine tedesca.








Il tipico dolce alsaziano è il Kougelhopf. E' un nome difficile e infatti non l'ho mai visto scritto allo stesso modo: Gouglof, Kugelhof, Gougelhof, Gugelhupf, Kugelopf ecc. ecc. Naturalmente esiste anche in Germania (dove si chiama sempre e soltanto Gugelhupf... quando si dice la precisione!), ma la versione alsaziana è un po' diversa. In pratica si tratta di una specie di panettone, una brioche gigante che viene preparata negli appositi stampi a corona, bellissimi, smaltati. Camminare per le stradine alsaziane, vedere esposti questi stampi in ogni negozio e non desiderarne uno è praticamente impossibile! E infatti, da brava foodie, non ho resistito all'acquisto. Peccato però che il mio bellissimo stampo smaltato di rosso e decorato da romantici cuoricini se ne sia stato in cima all'armadio a prendere polvere per più di un anno... Il fatto è che con i lievitati non ci so proprio fare: non è falsa modestia, bensì l'amara verità, e quindi rimandavo, rimandavo, rimandavo... Finalmente qualche giorno fa mi sono decisa, avevo voglia di "mettere le mani in pasta", di rilassarmi in cucina e, complice una merenda in famiglia, mi sono messa all'opera.


Fare un Kougelhopf non è difficile, è solo un procedimento un po' lungo, ideale per i freddi pomeriggi autunnali che ci aspettano... Ecco qui la mia "creatura", ho seguito la ricetta del Kougelhopf sucré che ho trovato nel foglietto allegato allo stampo:


ingredienti per uno stampo del diametro di 21 cm e alto 12 cm:
500 g di farina 00
200 g di burro morbido
100 g di zucchero
2 uova codice "0"
250 ml di latte tiepido
1 piccolo cucchiaino di sale
50 g di uvetta
50 g di gocce di cioccolato fondente (aggiunta mia)
2 cucchiai di rhum
circa 15 mandorle intere non sbucciate
25 g di lievito fresco

Sbriciolate il lievito in un poco di latte tiepido e lasciate riposare.
Amalgamate il burro con lo zucchero e il sale, poi aggiungete il restante latte.
In una ciotola setacciate la farina, fate la fontana e incorporatevi le uova intere. Aggiungete il composto di burro e latte, mescolate bene e lavorate l'impasto vigorosamente per almeno 10 minuti. Se fosse troppo appiccicoso, aggiungete qualche cucchiaiata di farina. Infine aggiungete anche il lievito sciolto nel latte e impastate ancora per qualche minuto. Formate una palla, mettetela in una ciotola, coprite e lasciate lievitare in luogo tiepido e lontano da correnti d'aria per circa un'ora e mezza, finché l'impasto non raddoppia di volume.

Nel frattempo mettete a bagno l'uvetta nel rhum allungato con un poco d'acqua.

Sgonfiate l'impasto, reimpastatelo ancora e poi incorporate l'uvetta e le gocce di cioccolato.
Imburrate generosamente lo stampo e mettete una mandorla in ogni scanalatura, con la punta rivolta verso l'interno:


Sistemate delicatamente l'impasto nello stampo e fate lievitare in luogo tiepido per circa un'altra ora e mezza.

Infornate in forno già caldo a 190°C per circa 45 minuti. Il Kougelhopf deve essere dorato, eventualmente proteggete la parte superiore con un foglio d'alluminio. Fate la prova stecchino e sfornate.
Lasciate intiepidire un poco, poi sformate il dolce e spolverizzatelo con zucchero a velo.
E' ottimo servito con una semplice salsa di ricotta vaccina e zucchero.

13 commenti:

  1. Che meraviglia!! Ti è venuto benissimo :-)

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  2. Ma che meravilgia, le foto sono davvero stupende....ho uno stampo similare, ma non credo sia adatto per quest'utilizzo ......mmmmm ci devo provare!

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  3. bellissima l'alsazia! l'ho visitata ormai troppi anni fa...è ora di tornarci!
    cibo e vino poi....ottimi!

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  4. E che dire del Baeckoffe?
    Ho preso anch'io lo stampo da Kugelhupf ma non l'ho mai fatto. Proverò con la tua ricetta

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  5. Il tuo kougelhopf è davvero spettacolare, complimenti! E grazie per il bel reportage!

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  6. che bello, e bellissime le foto, un ricordo bello e utile lo stampo! :-D
    ciao!

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  7. che bello guardare le tue foto :) che posti meravigliosi...

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  8. l'Alsazia non la conosco ma dalle tue foto mi è venuta voglia di andarci! bellissimo questo dolce..devo comprare lo stampo e poi aspettare un pomeriggio di quelli freddi per provarlo. baci

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  9. Ciao! Grazie per essere passata sul mio blo così ho potuto conoscere anche il tuo!! Meraviglioso questo docle alsaziano..Me lo segno e prima o poi lo faccio...Mi ispira moltissimo!!!

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  10. E meno male che non ci sai fare con i lievitati!!!! Dovrò strappare alla polvere anche il mio stampo (mai utilizzato...), che non è così figo come il tuo :(
    e che ho comprato a Como...
    Baci

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  11. grazie a tutte! l'alsazia merita veramente una visita e non è neanche molto lontana...

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  12. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  13. ho scoperto questo tuo saporitissimo blog saltando sul web, e devo dire che ne sono rimasta entusiasta! ci devo proprio provare !! il tuo risultato é meraviglioso!!! un bacio da colores

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