Anzi, sono proprio stordita, rimbambita, rincretinita.
Dunque... volevo assolutamente partecipare al bellissimo contest di Stefania "Donne (st)raordinarie Gluten Free", per il quale si dedica un post a una donna famosa e le si abbina una ricetta senza glutine.
Ho passato le ultime giornate a: scegliere la protagonista, leggere tutte o quasi le sue poesie, cercare una ricetta in qualche modo collegata al personaggio, acquistare una ciotolina nuova, cercare e trovare finalmente la pastinaca e tutti gli altri ingredienti, mettere a bagno l'orzo perlato per 12 ore, cucinare, fotografare, sistemare le foto, fare ricerche sul web ecc. ecc. per poi infine accorgermi che... la ricetta NON è gluten free, proprio a causa dell'orzo! #*sgrrrrr//azzzz*##xy#!!!
Però la zuppa mi è piaciuta molto, la ricerca me la sono smazzata, Wisława Szymborska merita questo e altro e quindi il post ve lo beccate lo stesso :)
Wisława Szymborska è un'amatissima poetessa polacca recentemente scomparsa, insignita del premio Nobel per la letteratura nel 1996 e qualche anno prima del Premio Goethe di Francoforte (la mia città, ne sono orgogliosa), del Premio Culturale Solidarnosc e di molte altre onorificenze. Molti di voi avranno seguito la puntata di "Che tempo che fa" in cui Roberto Saviano ha letto alcune sue poesie e ha avuto per lei parole meravigliose.
Un suo libro appare fugacemente nel film "Cuore sacro" di Ozpetek, Jovanotti la cita nella canzone "Buon sangue", il suo verso più famoso Ascolta come mi batte forte il tuo cuore l'ho recentemente visto scritto a pennarello sulla vetrina di un negozio... Insomma una poetessa di culto, le cui opere sono state tradotte in moltissime lingue (in russo da Anna Achmatova!). Personalmente devo la sua scoperta - esattamente un anno fa - alla mia amica Dona de La Terrazza, un blog sempre pieno di spunti interessantissimi.
Wisława ci ha lasciato in eredità delle pagine stupende. Le sue poesie sono apparentemente semplici, immediate, in cui è facile ritrovarsi, però di una forza eccezionale. I temi che ha toccato sono i più vari: l'amore, l'odio, le nuvole, i gatti, il Vietnam, l'anima, il vino, la vecchiaia, il cinema, l'11 settembre, il ballo, i sogni... e c'è anche, incredibilmente, una poesia sulla cipolla.
A questa poesia mi sono ispirata nella mia ricerca della ricetta. Alla fine ho scelto una classica zuppa polacca, la krupnik, che è una sorta di gustoso minestrone con molte verdure, i funghi, l'orzo perlato e appunto le cipolle. La ricetta è tratta dal libro tedesco "Spezialitäten der Welt" (specialità dal mondo) della casa editrice Gräfe und Unzer.
Krupnik - Zuppa d'orzo con verdure
ingredienti per 4 piccole porzioni:
75 g di orzo perlato
circa 1 litro e mezzo di brodo di carne
50 g di funghi freschi (io ho utilizzato gli champignon, i porcini sarebbero sicuramente meglio...)
2 cipolle
2 patate medie
1 carota
1 pastinaca
2 gambi di sedano (più qualche foglia)
1 foglia d'alloro
qualche ciuffo di aneto
olio evo, sale, pepe
La sera prima mettete a bagno l'orzo nell'acqua fredda.
Preparate tutte le verdure: mondate i funghi e tagliateli a lamelle; tritate le cipolle; pelate, lavate e tagliate a cubetti le patate; pulite la carota, la pastinaca e il sedano e tagliate a cubetti anch'essi.
In una casseruola fate soffriggere la cipolla in due cucchiaiate di olio, poi aggiungete tutte le verdure e la foglia d'alloro e fate insaporire per qualche minuto.
Aggiungete l'orzo scolato e il brodo caldo e fate cuocere a fuoco medio per mezz'ora circa.
Lavate e asciugate l'aneto e tritatelo finemente.
Assaggiate la zuppa, regolate di sale e pepe e togliete l'alloro.
Impiattate e decorate con un bel pizzico di aneto (non omettetelo, è fondamentale!).
E' una zuppa sorprendentemente gustosa, da mangiare caldissima d'inverno e un po' più tiepida in questo periodo. Non conosco nulla della cucina polacca, ma ho letto che ogni pasto che si rispetti inizia sempre con una minestra come questa.
Partecipo lo stesso - ovviamente fuori concorso - al contest di Stefania e prometto che la prossima volta sostituirò l'orzo con il riso!!! Che secondo me sarebbe anche migliore...
grazie per aver pensato a questa donna straordinaria e la zuppa è veramente invitante, anche se non gluten free, complimenti!
RispondiEliminahai fatto bene a pubblicare comunque, un bellissimo post, grande lavoro, molto interessante, non conoscevo affatto questa poetessa e per la ricetta basta sostituire l'orzo col riso e il gioco è fatto, dai....non è così grave, il tuo impegno verrà apprezzato vedrai... :-)
RispondiEliminabaci
cris
Io ti ringrazio per che non conoscevo questa donna (st)raordinaria!
RispondiEliminaE hai raggione, la prossima volta la provi col riso, e la posti!
besos
Prima di tutto grazie dal profondo del cuore per la citazione. ^*^
RispondiEliminaLa zuppa che hai fatto mi piace molto, mi ricorda la zuppa d'orzo che fanno sulle nostre Dolomiti e che personalmente adoro!
P.S.: Col riso non sarebbe lo stesso, ma l'esperta in questo campo sei tu. :)
Un abbraccio da Venezia.
Dona
Bellissimo post, grazie per avermi fatto conoscere questa donna straordinaria!! la zuppa mi piace moltissimo con l'orzo anche se non è gluten free! bravissima!! baci, Francy
RispondiEliminaUna donna molto profonda e autentica, la zuppa la rispecchia in pieno, anche se non è glunten-free, ha fatto un post (st)raordinario, grazie di avercela fatta conoscere!
RispondiEliminaSono felice che tu abbia partecipato lo stesso, che tu non ci abbia privato nè della storia di questa donna straordinaria nè di questa ricetta. Grazie per tutto il lavoro che hai fatto!
RispondiEliminaP.s. Non conosco il sapore dell'orzo, ma secondo te come ci starebbe il grano saraceno?
Un bacio enorme
Stefania
me lo becco volentieri questo post anche per cè non conoscevo questa donna e complimenti per la zuppa è deliziosa!
RispondiEliminabaci
Alice
Tu lo sai no che io e te potremmo aprire un club dopo quello che ho combinato anche io la settimana scorsa? Quindi stai tranquilla che è normale, normalissimo. Però sappi che pubblicando questo post mi hai dato modo di convincermi ancora di più che devo conoscere l'opera di questa grande donna. Mi sono persa una lettura su di lei un mese fa qui a Siena e tu me ne parli oggi con toni stupendi che mi commuovono, citando alcune frasi così belle da incantarmi. E' un post bellissimo Cri, lascia stare l'orzo, anzi riprovaci comunque la prossima volta. La ricetta è grandiosa e le tue parole ancora di più. Ti abbraccio carissima. Pat
RispondiElimina** Mi tenti proprio e non posso non scrivere.Ho scoperto esistenza di WS anni fa grazie a Josif Aleksandrovič Brodskij, poeta russo protegé di Anna Achmatova:io che leggevo solo poesia russa e la Achmatova la metto con Mandel'stam al primo posto, non sapevo che la Achmatova la aveva tradotta in russo.
RispondiElimina** Ottima la zuppa di sicuro, io metto aneto dappertutto, lo semino anche sul balcone.Non manca mai così.
Ora vado a cercarmi la poesia sulla cipolla.
@helga, grazie carissima!
RispondiElimina@cris: massssì, ne è valsa la pena ;)))
@mai: sono sicura che le sue poesie ti conquisteranno :)
@dona: grazie a te per avermi fatto conoscere wislawa!!!
@francy grazie :))
@cinzia, hai visto che bel sorriso che aveva? ecco, le sue poesie sono come lei :)
@stefania: ma direi che ci starebbe benissimo, senz'altro meglio del riso!!! bacionissimo :*
@alice: felicissima di avertela fatta conoscere!
@patty: sì, ma tu hai rimediato, e alla grande!! sai cosa sarebbe il massimo? leggere wislawa ascoltando la callas in sottofondo...
@nicole: ma come sono felice di averti "stanata"!! non sapevo che l'aneto si potesse seminare sul balcone... ci voglio provare!
Sto leggendo anche io la raccolta completa delle poesie di Wislawa, davvero splendida donna prima che poetessa. Ci sono sue poesie che sono carezze lievi, aliti di vento che però ti sollevano l'anima. Per la zuppa, che dirti ottima? Per farla senza glutine al posto dell'orzo del buon grano saraceno certificato senza glutine :-D Buon fine settimana cara Cristina e buona poesia
RispondiEliminaOcchio all'aneto in vaso, devi tenerlo a bada togliendo cimette quando ha raggiunto le dimensioni che ti piacciono,perchè diventa un mostro alto se gli dai acqua e sole!Puoi anche raccogliere semi da fiore, magari uno lasci grande..
RispondiEliminammm sembra davvero buona :) questo è un gran bel modo di far mangiare alcune verdure che altrimenti persone come me non mangerebbero mai :P
RispondiEliminati perdoniamo anche se non è gluten free. fra l'altro la minestra d'orzo mi piaceva da morire, la faceva la mia nonna trentina ed è un pezzo d'infanzia dentro un piatto.
RispondiEliminaanche in trentino si sente forte e chiara l'influenza della cucina mitteleuropea, se si pensa che lo strudel è un po' il piatto regionale per eccellenza.
e la Szymborska è una grande, anch'io l'ho scoperta da poco per non abbandonarla più
grazie per questo bellissimo post
Una gran bella zuppa di cosi nobile ispirazione
RispondiEliminaTu sì che sei una persone che fa le cose per bene!!!!
RispondiEliminaPost istruttivo e ricettona (come sempre). ^_^
che peccato! comunque il post è molto interessante e la zuppa da segnare!
RispondiEliminabel post, bella storia di donna e bella ricetta: posso aggiungere che anche le foto non sono afffffffatto male? :-)) Sarà l'esercizio per il 30 mm? ;-) Bravissima Cri! Super baci
RispondiEliminaDani
Il post è semplicemente stupendo... posso dire che mi viene da piangere all'idea che la ricetta è fuori concorso perché non gluten-free? Ed è un gran peccato, perché è una bellissima ricetta!!!!
RispondiEliminaGuarda l'accoppiata orzo-pastinaca pare davvero interessante! La signora ha un naso d'importanza cleopatresca e un'espressione deliziosamente furbetta.
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