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lunedì 28 gennaio 2019

Nuovo anno, nuovo post, nuovo ingrediente

Rieccomi. Dopo quasi due anni di silenzio (due anniiiiiii!!!).

Anni in cui non ho mai smesso di pensare al mio blog, alle ricette che avrei voluto pubblicare, alle cose che vi avrei voluto raccontare... anni in cui ho continuato ad acquistare libri e riviste di cucina e a seguire il mondo del food. Ma di mezzo si è messa la mia nuova passione, che si prende tutto il poco tempo libero che ho.
La mia fissazione (è così che la definiscono amici e parenti) è il running, o come preferisco chiamarla io, la corsa. Non avendo mai praticato nessuno sport in vita mia - a parte le soffertissime lezioni di ginnastica a scuola - sono ancora incredula di quanto mi piaccia correre. Piano piano, partendo da uscite di pochi chilometri, sono via via diventata più allenata e resistente, fino ad aver concluso la mia prima maratona lo scorso ottobre. Una maratona è lunga poco più di 42 km, immaginate di correre da Milano a Lodi senza mai fermarvi...
Chi me lo fa fare, direte voi. Ma io mi diverto, sto bene! In più condivido questa passione con il marito e ne approfittiamo per viaggiare: abbiamo trascorso degli splendidi weekend in Alto Adige, in Spagna, in Germania, partecipando a gare bellissime come la Cortina-Dobbiaco, il Giro del Lago di Resia, la Mezza Maratona di Valencia e la Maratona di Francoforte. Quest’autunno voleremo addirittura a Chicago, sia per ammirare il foliage sia per correre la maratona lungo le rive del Lago Michigan.

Allenandomi più volte a settimana, avendo una famiglia (con gatti...), un lavoro full-full-time e un coro, purtroppo non mi rimane più molto tempo per il blog. Nel 2019 cercherò comunque di postare qualche ricetta ogni tanto, ammesso che mi ricordi come si fa!

È proprio a Valencia che ho conosciuto per la prima volta un ingrediente di nome chufa, utilizzato soprattutto per preparare la horchatauna bevanda dolciastra che a Valencia viene venduta ad ogni angolo di strada. Le chufas sono dei piccoli tuberi, in italiano chiamati zigolo dolce e in tedesco “mandorle di terra”, che si possono sgranocchiare come fossero frutta secca oppure ridurre in farina da utilizzare nei dolci o biscotti. Potevo non tornare dalla Spagna con una bella confezione di chufas?

Se volete preparare anche voi questi semplici tartufini avete tre possibilità:
1) andate a Valencia per visitare questa sorprendente città e approfittatene per comprare le chufas
2) le ordinate online
3) le sostituite con delle mandorle non sbucciate (il sapore è simile)!

Tartufini alla Chufa


ingredienti per ca. 25 tartufini:
100 gr di datteri senza nocciolo
100 gr di albicocche secche
i semi di mezza bacca di vaniglia
2 cucchiai di cacao amaro
60 gr di farina di chufa (o di mandorle non sbucciate)
cocco rapé per ricoprire


Tagliate i datteri e le albicocche a pezzetti e frullateli nel mixer. Aggiungete la farina di chufa, il cacao, i semi di vaniglia e continuate a frullare fino a ottenere un composto sodo e ben amalgamato.
Trasferite il composto in una ciotola, coprite con la pellicola e lasciate riposare in frigorifero per circa un'ora.
Con un cucchiaino prelevate delle piccole quantità e formate delle palline all'incirca della grandezza di una noce.
Passate le palline nel cocco rapé, poi fate riposare in frigorifero per un'ora prima di servire.

Questi tartufini sono molto energetici e dunque perfetti prima di una bella corsetta!

mercoledì 9 dicembre 2015

I sorprendenti biscotti di Jamie


Non lasciatevi ingannare dall'apparenza innocua di questi biscottini... vi avviso: creano dipendenza!
La ricetta l'ho scovata in un vecchio numero di dicembre della rivista di Jamie Oliver, in un piccolo trafiletto senza foto che mi era sfuggito per tutti questi anni. Come sempre in questo periodo sono alla ricerca di nuovi biscotti da regalare a Natale e questi sono entrati immediatamente nella mia top ten.
Gli ingredienti sono inaspettati: burro di arachidi, zenzero candito, scorza di mandarino, scaglie di cocco... non sentite già il profumo del Natale?


Sono veloci da fare, non è necessario nessun passaggio in frigorifero, non servono stampini e soprattutto sono buonissimi! L'unica avvertenza è quella di usare un burro di ottima qualità.

ingredienti per circa 40 biscotti:
125 g di burro ammorbidito
70 g di zucchero tipo Zefiro
1 piccolo tuorlo
mezza bacca di vaniglia
1 cucchiaio di burro di arachidi
la scorza grattugiata di un mandarino non trattato
150 g di farina 00
60 g circa di zenzero candito
15 g circa di cocco rapé
zucchero a velo per spolverare

Riscaldate il forno a 180°C (modalità statica).
Foderate due teglie con carta da cucina.

In una ciotola lavorate il burro e lo zucchero con un cucchiaio di legno finché diventa spumoso.
Aggiungete il tuorlo, i semi della bacca di vaniglia, la crema di arachidi e la scorza del mandarino e mescolate ancora. Aggiungete la farina setacciata e lavorate finché il composto sta insieme; se necessario impastate brevemente con le mani. L'impasto deve risultare piuttosto morbido.

Con l'aiuto di un cucchiaino prelevate delle piccole porzioni di impasto, disponetele sulle teglie distanziandole un po' e appiattitele leggermente. Tritate grossolanamente lo zenzero e mettetene qualche pezzetto su ogni biscotto premendo un po', infine spolverizzate con il cocco rapé.

 

Infornate nel forno già caldo e cuocete i biscotti per 9-10 minuti. I bordi dovranno essere dorati e il centro ancora morbido.
Sfornateli e spolverizzateli immediatamente con lo zucchero a velo, direttamente sulla teglia. Aspettate qualche minuto, poi trasferiteli su una gratella e lasciateli raffreddare completamente.

Si conservano per circa 2 settimane in una scatola a chiusura ermetica.

si sciolgono in bocca!

lunedì 29 dicembre 2014

Mandorlini al cocco (ricoperti al cioccolato!)

Dopo un anno trascorso abbastanza tranquillamente (anche se i nostri pensieri sono sempre rivolti a Paola e Carlo e li abbracciamo forte), proprio sul finale il 2014 ci sta riservando delle sorprese non proprio graditissime...

Poteva bastare l'auto nuova di zecca di mio papà sfasciata da una decerebrata distratta? Una bella bronchite di mia mamma che non ne vuole sapere di passare neanche al secondo ciclo di antibiotici? No dai, aggiungiamoci anche una serata bloccata in un ascensore minuscolo con mia suocera causa black-out e come carico da undici un bel cerchione distrutto con relativa gomma scoppiata causa sorpasso azzardato del consorte.

Qui urge un rimedio portafortuna, una coccola invernale, un dolcetto scacciapensieri...

Vi lascio con la ricettina di questi biscotti deliziosamente profumati al cocco e vi auguro un sereno e felice 2015!!!

Mandorlini al cocco
 
ingredienti per circa 40 biscotti:
2 uova bio
50 g di burro ammorbidito
160 g di cocco rapé
80 g di mandorle macinate finemente
100 g di zucchero finissimo (tipo Zefiro)
1 cucchiaio di fecola (circa 10 g)
la scorza grattugiata di mezzo limone bio
1 pizzico di sale
per la finitura:
100 g di cioccolato fondente 70%

Sbattete leggermente le uova in una ciotola, poi aggiungete tutti gli altri ingredienti (tranne il cioccolato) e mescolate con un cucchiaio di legno. Lasciate riposare l'impasto, che risulterà piuttosto appiccicoso.

Nel frattempo scaldate il forno a 160°C e foderate due teglie con la carta forno.

Formate delle piccole "piramidine" con l'impasto e disponetele sulle teglie.


Cuocete per circa 15 minuti nel forno ventilato, finché i bordi e le punte iniziano a scurirsi.

Sfornate, lasciate riposare per qualche minuto e poi trasferite i biscotti su una gratella per farli raffreddare completamente.

Nel frattempo spezzettate il cioccolato e scioglietelo a bagnomaria.
Tuffatevi dentro le punte dei biscotti e rimetteteli sulla gratella finché la glassa si asciuga del tutto.
Se volete potete spolverizzarli con poco zucchero a velo.






domenica 22 settembre 2013

Il dolce di mio marito! Bè, non proprio il mio...

Quest'estate abbiamo fatto un piccolo giro in Francia partendo dalla Val d'Aosta, passando per Lione, Avignone, i paesini della Camargue, Marsiglia, la Costa Blu...
 
Abbiamo visitato anche una cittadina dell'Alta Loira, più precisamente in Auvergne, conosciuta dai gastronomi grazie a delle particolari lenticchie che crescono solo qui e dai pellegrini perché qui inizia ufficialmente il Cammino di Santiago de Compostela. Sto parlando di Le Puy-en-Velay, una vera scoperta! E' un piccolo centro medioevale, dove si respira un'aria un po' mistica, dominato da un'enorme statua in ghisa della Madonna (verniciata di un assurdo color rossastro...), da una stupenda cattedrale dichiarata Patrimonio dell'Unesco e da una suggestiva cappella di San Michele scolpita nella roccia.
 
Abbiamo dormito in una chambre d'hoteLes Jardins de Champfleury, dove siamo stati accolti davvero molto bene. Al mattino ci è stata servita la colazione in una veranda con vista sulla città e  Madame Martine, impeccabile padrona di casa, ci ha presentato un dolce dicendo orgogliosa: "Voilà, le cake de mon mari!" Monsieur Raymond, molto più timido della sua consorte, è infatti un appassionato pasticciere e sforna meraviglie per i fortunati ospiti.
 
Potevo non chiedergli la ricetta?? Ho messo alcuni dei miei provvidenziali biscottini in un piatto e li ho offerti ai padroni di casa, barattandoli con la ricetta del plumcake. Missione compiuta, ecco a voi...
 
...le cake de mon mari
 

ingredienti per uno stampo da plumcake di 30 cm:
1 vasetto di yogurt bianco, che prenderete come misurino
1 vasetto di maizena
2 vasetti di farina 00
1 vasetto di nocciole macinate finemente
1 vasetto di zucchero
1 vasetto di cocco grattugiato
mezzo vasetto di crème fraîche (o ricotta)
mezzo vasetto di olio di semi
3 uova piccole codice "0"
1 bustina di lievito per dolci
1 vasetto di frutta essiccata mista (albicocche, uvetta, ribes, papaya...)
1 mela
canditi (se piacciono)
un pizzico di sale
 
Imburrate e infarinate lo stampo da plumcake, poi mettetelo in frigorifero fino al momento di usarlo.
Scaldate il forno a 190°C.
 
Tagliate a pezzettini la frutta essiccata (io ho usato 7/8 albicocche e alcuni pezzi di papaya).
Sbucciate la mela, tagliatela in quattro, togliete il torsolo e grattugiatela.
Setacciate la maizena, la farina e il lievito.


In una ciotola capiente mescolate tutti gli ingredienti, fino a ottenere un impasto morbido. Se risultasse troppo fluido aggiungete un po' di farina.

Versate l'impasto nello stampo, praticate un taglio orizzontale con un coltello affilato, spolverizzate la superficie con un po' di zucchero e infornate per circa 50-60 minuti.
Fate la prova con uno stecchino: se esce asciutto il dolce è pronto, altrimenti prolungate la cottura ancora per un po'.
Sfornate, aspettate per 5 minuti, poi sformate il dolce su una gratella e fatelo raffreddare completamente.

Perfetto per le vostre prossime colazioni autunnali!!

Le Puy-en-Velay


la Cattedrale

da qui a Santiago de Compostela ci vogliono 2 mesi di cammino!
il simbolo del Cammino è ovunque
 
le rinomate lenticchie verdi

Per non essere da meno, anche Madame Martine ha voluto darmi una sua golosissima ricetta... la troverete prossimamente su questi schermi :)))

Merci Monsieur Raymond, et à bientôt !