mercoledì 13 febbraio 2013

Yotam il ritorno: è di nuovo Starbooks!

Ebbene sì, ancora lui: Yotam Ottolenghi. Non abbiamo resistito al richiamo del suo ultimo libro e per lo Starbooks di febbraio abbiamo votato all'unanimità Jerusalem. Un libro magnifico, originale, ricchissimo. Un'interpretazione personale di Yotam Ottolenghi e del suo compagno Sami Tamimi del cibo che si cucina a Gerusalemme in un tripudio di sapori, spezie e colori.

Ammetto di aver provato un po' di soggezione nell'avvicinarmi a questo tipo di piatti, a me in parte assolutamente sconosciuti; scorrendo le pagine e leggendo nomi come "Maqluba", "Kubbeh hamusta", "Mutabbaq", "Shakshuka", "Latkes" mi sono un filino demoralizzata. Ma arrivata a pagina 278 ecco la sorpresa degli Spice cookies, che mi sono subito sembrati molto familiari... Per forza! lo dice Yotam stesso, è una ricetta tedesca molto simile ai Pfeffernüsse, dei tipici biscotti natalizi speziati.


Ci sono molte differenze rispetto alla ricetta originale (manca il miele, c'è il cioccolato, le dimensioni sono diverse ecc.) e infatti Yotam afferma che forse i suoi cookies sono più simili a dei biscotti speziati italiani... come sapore mi hanno ricordato alla lontana il pandolce genovese oppure certi dolcetti sardi... insomma, non vi resta che provare questi fusion-cookies, sono assolutamente irresistibili!!! E se ve lo dico io... ;)))

Spice cookies - Biscotti speziati
da Jerusalem di Yotam Ottolenghi

ingredienti per 16 grossi biscotti:
125 g di uvetta
2 cucchiai di brandy
240 g di farina 00
mezzo cucchiaio di cacao amaro in polvere
mezzo cucchiaino di lievito in polvere
un pizzico di bicarbonato
mezzo cucchiaino rispettivamente di cannella macinata,
zenzero in polvere, noce moscata e allspice*
un pizzico di sale
150 g di cioccolato fondente di ottima qualità, tritato
125 g di burro, a temperatura ambiente
125 g di zucchero
1 cucchiaino di essenza di vaniglia
mezzo cucchiaino di buccia di limone grattugiata
mezzo cucchiaino di buccia d'arancia grattugiata
mezzo uovo codice "0"
1 cucchiaio di bucce di agrumi canditi
per la glassa:
3 cucchiai di succo di limone
160 g di zucchero a velo
 
*L'allspice è una spezia molto usata nei paesi anglosassoni, soprattutto nella preparazione dei dolci. E' detta anche pepe garofanato o pimento o pepe giamaicano. Non avendola, in questa ricetta l'ho sostituita con un mix di pepe nero e chiodi di garofano.
 
Ammollate l'uvetta nel brandy per 10 minuti.
Tritate velocemente il cioccolato nel mixer (potete anche grattugiarlo a mano, ma è un lavoraccio...).
Setacciate insieme la farina, il cacao, il lievito, il bicarbonato e mescolateli alle spezie, al sale e al cioccolato.
 
Mettete in una ciotola il burro, lo zucchero, l'essenza di vaniglia, le zeste di limone e arancia e mescolate con le fruste elettriche per circa un minuto. Aggiungete lentamente l'uovo, sempre con le fruste in funzione, poi mescolate ancora per un altro minuto. A questo punto incorporate gli ingredienti secchi (cioè il mix di farina, cacao ecc.), seguiti dall'uvetta insieme al brandy. Mescolate finché gli ingredienti "stanno insieme".
 
Togliete l'impasto dalla ciotola e lavoratelo delicatamente con le mani fino a ottenere un composto omogeneo. Dividete l'impasto in pezzettoni da 50 g e formate delle palle perfettamente rotonde (si appiattiranno in cottura). Disponetele ben distanziate su due placche ricoperte di carta da forno e mettetele in frigorifero per almeno 1 ora.
 
 
Riscaldate il forno a 190°C.
Cuocete i biscotti per 15-20 minuti, finché l'esterno è croccante e il centro rimane appena morbido. Sfornate, aspettate 5 minuti e poi trasferite i biscotti su una gratella.
Preparate subito la glassa, mescolando insieme lo zucchero a velo e il succo di limone.
Versate su ogni biscotto ancora caldo un cucchiaio di glassa, lasciando che coli. Decorate con 3 pezzetti di buccia candita e lasciate asciugare.
Si mantengono in un contenitore ermetico per un giorno o due.
 
Note:
- invece di usare 125 g di uvetta ne ho messi solo 100 g poiché avevo una confezione già iniziata... e misteriosamente - nonostante questa piccola variante - ho esattamente ottenuto 16 biscottoni da 50 g l'uno!
- 2 cucchiai di brandy possono sembrare pochi per così tanta uvetta, ma non mettetene di più, va bene così
- non amo molto lo zenzero in polvere, lo trovo un po' amaro, e dunque l'ho sostituito con un piccolo pezzetto di zenzero fresco grattugiato finissimamente
- non ho altro da dire perché la ricetta è perfetta... vedere per credere:
 
...i miei sono quelli sulla sinistra ;)))
 
Per altre chicche tratte da questo libro non vi resta che andare a sbirciare dalle magnifiche compagne di Starbooks (bentornata Gaia!):
 
Ale, Menu turistico, presentazione del libro e Pollo con cipolle caramellate e riso al cardamomo
Mapi, La Apple Pie di Mary Pie, Quaglie brasate con albicocche secche e ribes
Stefania, L'Arabafelice, Ghraybeh
Alessandra, Ale only kitchen, Falafel
Gaia, La Gaia Celiaca, Balilah
Patty, Andante con gusto, Semolina, coconut and marmalade cake
 
E voi? Avete già iniziato a preparare le vostre ricette per lo Starbooks Redone?
Vi aspettiamo!!!

20 commenti:

  1. Questi spice cookies rotondi e un po' grassocci sono molto invitanti! Ti sono riusciti benissimo ;-)
    A presto ila

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  2. Sono molto carini questi dolcetti speziati! Dicevo alle tue "colleghe" che questo tipo di cucina mi piace molto anche se non la conosco particolarmente e quindi seguire le vostre ricette sarà un'ottima occasione per saperne un po' di più.

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    1. brava mari, vuol dire che impareremo a conoscerla insieme questa cucina :)))

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  3. la prima citazione del libro è un piatto che si chiama "shorba". Come non pensare a Genova e alla sua zuppa? Ora arrivo qui e sento parlare di panduce... d'altronde, i legami ci son stati anche con noi, già dalla I Crociata e non è escluso che gli scambi siano avvenuti anche in cucina... considerato che ci siam presi Giovanni Battista, una ricettina in cambio l'avremmo potuta lasciare, no? :-)
    Ti confermi la sognora dei biscotti, anche in trasferta!

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    1. dai mix di culture escono sempre le cose più belle (guarda me, ahahahah!)... il libro di yotam è una vera rivelazione, non vedo l'ora di sperimentare le altre ricette. intanto ho del riso basmati che aspetta di essere cucinato nel modo giusto ;)

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  4. Deliziosi questi dolcetti speziati!

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  5. Questi biscotti sono davvero un amore, perfetti per me che amo profondamente i sapori speziati e l'abbinamento con la freschezza un po' acre del limone!
    Sei stata così brava che ho fatto fatica a distinguere la foto del libro da quella tua! :-)

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  6. bellissimi questi biscottini.
    io penso che dovresti farti tentare anche dai piatti arabeggianti. sono favolosi!

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    1. più che "ini" sono biscottoni!
      ...e non è mica finito lo starbooks ;)))
      bacio grande e bentornata

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  7. biscotti ...clonati :-) perfettamente non c'è che dire!!! chissà cosa direbbe Yotam se li vedesse??? complimenti cri, un'ulteriore dimostrazione che per te, i biscotti, non hanno segreti! baciiiiiiiii

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    1. yotam direbbe: visto come l'ho spiegata bene la ricetta??

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  8. Ma se voi continuate a sfornare ricette meravigliose tutte da rifare, quando potremo mai replicarle????
    Il tuo clone è perfetto!

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  9. Li hai assolutamente clonati: ho notato la perfezione con cui hai posizionato la carta da forno, perfettamente asimmetrica com'e quella in foto....non e' che lavorare in uno studio di architettura c'entra qualcosa? Io questi biscotti non li avevo neanche visti nel libro, rapita da piatti sontuosi pieni di verdure e hummus. Grazie per averli evidenziati, sembrano davvero fantastici.
    Ancora un abbraccione, Pat

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  10. La regina dei biscotti ha colpito ancora!!! Uvetta, cannella, zenzero, limone, arancia cioccolato... che meraviglia. La ricetta l'avevo vista anch'io sul libro, ma non l'avevo approfondita... Ora che la trovo già bella e pronta, sarà ancora più piacevole da provare... Grande Cri :-)))

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  11. Mmmmm! Già li adoro! Come il libro d'altronde! ;)

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  12. Che buoni questi biscottini speziati! Li devo provare! Brava

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  13. Cavoli, ma sono proprio identici!!!!
    Incredibile vedere quanta similitudine ci sia tra cucine profondamente diverse!

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